Soffia forte il vento.
Un manto d’ombra rapido accarezza il suolo dall’alto, solleticando l’erba fra le morbide colline.
Scende giù una via verso valle, partendo dall’ancora sopito paese che si offre al mattino, incontrando la rugiada di terreni fiorenti e imbattuti dalle marce di suole urbane.
Là, prima che la natura si faccia incolta, si erge un dolce nido che accoglie il latte come una premurosa madre.
Mastri, di antiche tradizioni e mestieri, mescolano il frutto di quelle pingui terre e lo infrangono, per trasformarlo in nuova vita, in nuova forma.
Un profumo, carico di sapori, si innalza, si rafforza e si fa corporeo, temprato dalla maneggevolezza di sapienti mani.
Il casaro sorride, un altro splendido pupo è venuto al mondo…
